TELEMEDICINA OVVERO TELESALUS

PREMESSA

Vi è mai capitato pensando ai servizi pubblici sanitari di notare una netta distinzione e divisione tra la qualità del servizio ospedaliero ed il servizio del territorio? Si? Bene, questa disconnessione è un problema oggi molto sentito soprattutto nell’ottica e nella nuova frontiera di quei servizi che mettono il paziente al centro.

LE COSE DA FARE

E’ necessario far dialogare le strutture pubbliche e le strutture private, soprattutto permettendo la connessione dei dati sia in lettura sia in scrittura sul fascicolo sanitario elettronico. Questo però non è ancora sufficiente: manca una chiara definizione dei ruoli dei soggetti coinvolti in questo percorso sanitario.

UN ESEMPIO

Proviamo a pensare al paziente cronico: proprio per sua natura queste persone hanno la necessità di un contatto costante tra il domicilio e l’ospedale, ma soprattutto il contatto costante (e anche necessario) tra l’ospedale ed il territorio. Fornire soluzioni che azzerano le distanze fisiche grazie al digitale sono abilitatori che permettono di ridurre i tempi di attesa per l’accesso ad una struttura: tutto viene gestito direttamente da casa propria. Ovviamente in questo percorso il paziente da oggetto assume funzioni attive nella gestione della cura della sua malattia: questo processo è denominato Patient Empowerment, ed è una strategia che permette di aumentare il benessere della persona passando attraverso l’educazione sanitaria. Resta inteso che il ruolo del servizio sanitario nazionale è fondamentale: non si vuole abbandonare il paziente al domicilio tramite la tecnologia, ma si vuole creare una connessione costante periodica tra il territorio e l’ospedale che permetta una gestione innovativa del processo clinico. L’idea quindi di un ospedale del territorio, con strutture che ne permettano un decentramento rispetto alla sua sede fisica permette di garantire:
al paziente un contatto costante con la clinica da cui è seguito;
alla clinica di avere sempre sotto controllo tutti i pazienti, gestendo eventuali situazioni di allarme prima che queste vengano trasformate in un accesso di emergenza al pronto soccorso.

COME?

Questo servizio può essere svolto attraverso soluzioni di Telemedicina, piuttosto che soluzioni di video consulto direttamente alla persona: ecco la vera innovazione del processo sanitario. L’evoluzione dell’assistenza sanitaria si traduce quindi in una totale condivisione dei dati provenienti da diverse sorgenti: questa è la visione dell’Ospedale del futuro.

LO SCENARIO ATTUALE

L’Italia è un paese che sta invecchiando: l’età media italiana supera di circa il 5% la media Europea relativamente all’invecchiamento ed è ben noto il fatto che vivere più a lungo non è sinonimo di qualità dell’invecchiamento. L’ anziano attivo è molto attento a non perdere tempo: la cosa più importante che ha. Perdere tempo in lunghe liste di attesa per l’accesso a case di riposo, ad ospedali privati, oppure a prestazioni pubbliche non gli permette di vivere la sua vita con il benessere che si aspetta. Poter pensare che la propria casa è il luogo dove comincia la lista di attesa permette quindi di attivare il paziente in un nuovo processo di Patient Engagement. Si configura quindi un nuovo assetto nella relazione medico - paziente:

Il paziente in lista al domicilio ha a disposizione diversi sistemi, diverse soluzioni che gli permettono di essere in costante connessione con la struttura e quindi con l’operatore clinico, con l’infermiere, o con il medico; in questo modo il paziente è sempre sotto controllo e allo stesso tempo è in grado di scegliere come gestire la sua salute.

Il medico ha la possibilità di analizzare e gestire tutti i dati dei pazienti direttamente all’interno della soluzione e quindi verificare quali hanno necessità ed urgenza per un accesso preventivo alla struttura. Inoltre, con sistemi di telemedicina è facilmente verificabile lo stato di salute dei parametri fisiologici del paziente li dove sono raccolti da casa, perché questi vengono confezionati direttamente dal paziente al domicilio e tramite delle soluzioni innovative e tecnologiche. Tutti questi dati vengono poi verificati all’interno di un portale perché il paziente in attesa di un accesso ad una casa di riposo ha la necessità di essere seguito giorno dopo giorno o da una badante o da un caregiver.

L’INNOVAZIONE DI TELESALUS 360

Innovare non significa inserire tecnologia all’interno del Servizio Sanitario Nazionale ma creare nuovi processi operativi di gestione del paziente TELESALUS 360 attraverso la piattaforma PHARMAMEDIC sarà il primo centro servizi italiano per il Welfare con forte sviluppo del settore Telemedicina Domiciliare Certificata.

Il nostro servizio nascerà con una vocazione sociale e metterà al centro la salute e la cura della persona, rispondendo a un bisogno crescente di consulti specialistici da parte della popolazione, dei pazienti e delle loro famiglie, agevolando su larga scala la connessione tra pazienti e medici, e la condivisione di buone pratiche tra gli stessi medici e personale sanitario.

Avrà come missione quella di assicurare ai pazienti l’accesso ad un servizio di qualità e poter così migliorare e raggiungere lo stato di salute ottimale, indipendentemente da dove vivono, garantendo a tutti la possibilità di trovare il medico adatto al singolo caso e di consultarlo da remoto in tempi decisamente brevi.

TELESALUS 360 sarà il primo centro servizi in Italia che offrirà ai pazienti l’opportunità di accedere a teleconsulti e visite domiciliari attraverso l’utilizzo di Device Certificati per la Telemedicina e Tele Refertazione con costi accessibili a tutti.

IL CONTESTO ITALIANO

In Italia solo il 34,9% dei cittadini dichiara di essere soddisfatto dei servizi sanitari nazionali. La principale criticità è rappresentata dalle lunghissime liste d'attesa per le prestazioni sanitarie. Gli ultimi dati Censis spiegano che nell’ultimo anno undici milioni di italiani hanno rinunciato alle terapie a causa dei tempi troppi lunghi e dell’impossibilità di pagare una visita privata o in intramoenia. Inoltre c'è una forte insoddisfazione anche sui lunghi tempi d'attesa per ottenere il referto una volta fatta la visita o l'esame. Questi lunghi tempi d'attesa spingono il cittadino ad affidarsi alle cure dei medici privati piuttosto che al servizio pubblico. Solo il 35% dei cittadini si rivolge al servizio pubblico, mentre la maggior parte (60%) frequenta anche studi e ambulatori privati. C'è inoltre una minoranza del 5% che usa solo servizi privati.

I tempi medi d'attesa per le visite e gli esami diagnostici vanno ben oltre i trenta e i sessanta giorni previsti dal piano del Ministero della Salute recepito dalle Regioni e tuttora in vigore (link Allegato ). Nella realtà occorrono tredici mesi di attesa per una risonanza magnetica o una visita psichiatrica, un anno per una mammografia o una Tac, nove mesi per un’ecografia o per un controllo oculistico, sette per una radiografia, otto per un appuntamento dal cardiologo, sei per essere ricevuti da un oncologo o da un ortopedico. Tempi di attesa così lunghi sono inaccettabili perché rischiano di compromettere il senso stesso della prevenzione e della diagnosi tempestiva. http://www.altroconsumo.it/salute/diritti-del-malato/news/inchiesta-ticket-asl/

MODALITÀ’ DI ACCESSO

BASTERÀ UN TABLET E UNO SMARTPHONE

Il nostro sistema di assistenza consentirà ai medici, operatori sanitari di avere un contatto continuo con i malati a domicilio, di adeguare rapidamente le terapie senza spostare il paziente e soprattutto di ridurre i ricoveri in ospedale.

Ai pazienti sarà fornito un tablet attraverso il quale contatteranno gli operatori sanitari, invieranno i propri parametri vitali e, se necessario, anche foto sulla propria condizione fisica. Il paziente che richiede l’assistenza toccherà un unico tasto e fa partire la chiamata. Non comporrà nessun numero di telefono del medico/operatore di turno, ma attiverà un sistema di chiamata autonomo secondo una gerarchia prestabilita, mettendosi in contatto con i telefoni degli operatori in servizio in quella fascia oraria. Il teleconsulto (la videochiamata) non è attivato dal paziente, ma dall’operatore sulla base della richiesta del paziente. Grazie alla visita mediante teleconsulto si può quindi intervenire tempestivamente per assistere il malato, anche da remoto, in tempo reale, riducendo di fatto gli accessi in Pronto soccorso e le visite domiciliari inappropriate.