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ODI

Prendersi cura davvero: il modello ODI di Introsalus ONLUS

In uno scenario storico in cui il sistema sanitario sembra sempre di più in pressione, frammentato e spesso lontano dai veri bisogni delle persone, emerge con forza il bisogno di modelli innovativi in grado di ridare centralità all’individuo e dignità al percorso di cura. In risposta all’acuto bisogno emerso, l’associazione Introsalus ONLUS ha voluto fare un concreto e significativo passo verso la costruzione di una sanità più umana, accessibile e orientata alla persona, sviluppando una funzione interna che marca una svolta nell’ambito dell’assistenza sociosanitaria: l’ODI e l’OAF, ma in questo saggio verrà es

Questa iniziativa è un vero e proprio modello di accompagnamento alla salute, articolato in quattro fasi di intervento, pensato per offrire un supporto continuativo e personalizzato, ben al di fuori della sola assistenza clinica. Dai primi contatti di richiesta di aiuto alla presa in carico e monitoraggio della situazione sanitaria e sociale della persona, l’ODI propone di creare una sorta di ponte tra di loro e il sistema di cura, colmando le distanze spesso insormontabili esistenti tra il bisogno e la risposta.

Nel presente articolo ti spiegheremo in modo approfondito che cosa sia l’ODI, come funziona, e in cosa consiste di esempio di innovazione sociale nell’ambito della sanità territoriale.

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Qual è il significato di ODI?

L’ODI è una funzione strategica e operativa, realizzata e migliorata dal team interdisciplinare di Introsalus, al fine di rendere più efficiente, sostenibile e basato sulla persona il rapporto fra i Soci dell’associazione e i servizi sanitari disponibili sul territorio.

Al cuore di tale modello vi è un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: nessuno deve essere lasciato solo di fronte alla malattia, alla fragilità o alla disabilità. L’ODI assume in carico interamente la persona sin dal primo contatto, esamina in forma strutturata e professionale i suoi bisogni clinici, sociali e relazionali, e costruisce attorno a lei un percorso di cura coerente, continuativo e realmente accessibile.

Ma ciò che rende il modello ODI esemplare è la sua articolazione in quattro fasi distinte ma interconnesse, basate su valori fondamentali: equità, prossimità, trasparenza, personalizzazione e umanizzazione.

Le quattro fasi operative del modello ODI

Accompagnamento fisico o telefonico in situazioni di fragilità o difficoltà.

L’obiettivo è ridurre lo stress, instaurare un rapporto di fiducia e favorire un accesso sereno, equo e dignitoso ai servizi di cura.

1 Assegnazione della priorità clinica
La prima fase fondamentale è la valutazione iniziale della persona che si rivolge all’associazione. Attraverso un colloquio con personale specializzato – volontari con competenze socio-sanitarie, operatori socio-assistenziali, infermieri o medici – vengono analizzati vari aspetti:

    • la gravità percepita dei sintomi,
    • il potenziale rischio evolutivo della condizione clinica,
    • il contesto personale, sociale e familiare del richiedente.
      Questa fase non mira a formulare una diagnosi medica, ma a indirizzare in modo tempestivo e appropriato verso la prestazione o la struttura sanitaria più adeguata. L’obiettivo è ridurre i tempi di attesa, evitare iter diagnostici inutili e garantire una reale priorità a chi si trova in condizioni critiche.

    2 Inserimento in un percorso di cura personalizzato
    Dopo la valutazione iniziale, la persona viene inserita in un percorso di cura su misura, che può includere:

    • prenotazioni presso medici specialisti o strutture convenzionate con Introsalus,
    • attivazione di servizi di assistenza domiciliare (OSS, fisioterapisti, assistenti familiari),
    • facilitazione dell’accesso a esami diagnostici, percorsi riabilitativi o supporto psicologico.
      Tutto il processo è coordinato per evitare frammentazioni, ripetizioni inutili e perdite di tempo o motivazione. In questa fase, l’ODI integra l’aspetto clinico con quello sociale, familiare ed emotivo, riconoscendo che la salute è un fenomeno complesso e multidimensionale.

    3 Sorveglianza attiva e rivalutazione continua
    L’ODI non si limita a “smistare” i pazienti: uno dei suoi punti di forza è l’adozione di un sistema di sorveglianza attiva, che comporta un monitoraggio regolare della situazione della persona. In concreto, questo significa:

    • rivalutazione periodica delle condizioni cliniche e sociali,
    • aggiornamento delle priorità in base all’evoluzione del quadro,
    • mantenimento di un contatto umano e diretto per evitare sensazioni di abbandono o disorientamento.
      Questo approccio riduce drasticamente i fenomeni di abbandono terapeutico, migliora l’aderenza ai percorsi di cura e consente un uso più razionale delle risorse disponibili.

    4 Presa in carico globale e assistenza continuativa
    L’ultima fase – la più determinante in termini di impatto – consiste nella presa in carico completa e continuativa della persona e del suo nucleo familiare di riferimento.
    Attraverso un accompagnamento costante, Introsalus garantisce:

    • informazioni chiare e comprensibili sullo stato del percorso,
    • supporto pratico e psicologico in tutte le fasi della cura,
    • mediazione attiva con medici, strutture sanitarie e servizi sociali,
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    I princìpi fondamentali del modello ODI


    Il modello ODI non è semplicemente un insieme di procedure operative, ma si fonda su una visione etica e organizzativa ben definita, strutturata attorno a cinque pilastri fondamentali:

    1. Accoglienza precoce e globale
      Ogni persona viene accolta fin dal primo contatto, evitando complicazioni burocratiche e risposte impersonali, con l’obiettivo di far sentire subito la propria presenza e disponibilità.
    2. Valutazione da parte di personale qualificato
      I volontari e gli operatori sono formati per offrire un orientamento sanitario sicuro, empatico e adeguato, anche nelle situazioni più delicate o complesse.
    3. Attribuzione oggettiva della priorità clinica
      Le situazioni urgenti vengono gestite in base a criteri trasparenti e codificati, che considerano i bisogni reali della persona e il possibile impatto psicosociale della sua condizione.
    4. Monitoraggio continuo e integrato
      Lo stato di salute della persona viene seguito nel tempo, secondo una logica di prevenzione e di adattamento dinamico del percorso, così da rispondere prontamente a ogni cambiamento.
    5. Accesso chiaro e personalizzato alle cure
      Ogni Socio ha il diritto di conoscere tempi, modalità e contenuti del proprio percorso di cura, per sentirsi parte attiva, consapevole e informata del processo.
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    Un modello di sanità territoriale in vista del futuro

    L’Orientamento Diagnostico Introsalus si distingue per la sua capacità di unire professionalità e umanità, tecnologia e relazioni umane, visione strategica e azione concreta. La sua efficacia nasce dalla coerenza con i bisogni reali delle persone e dalla capacità di integrare:

    • volontariato qualificato,
    • reti di strutture sanitarie convenzionate,
    • strumenti innovativi di comunicazione e telemedicina,
    • un approccio alla cura relazionale e inclusivo.

    Si tratta di un modello scalabile, replicabile e già oggi considerato un esempio virtuoso di innovazione sociale nel campo dell’assistenza sanitaria. In un momento storico in cui molte realtà sono alla ricerca di risposte, l’ODI dimostra che è possibile costruire soluzioni concrete partendo da una domanda semplice ma cruciale:
    “Di cosa ha veramente bisogno la persona che ci chiede aiuto?”