
Ablutofobia: perché ho paura di fare il bagno?
L’ablutofobia si manifesta in vari modi, dal semplice disagio agli attacchi di panico.
L’ablutofobia è una fobia relativamente poco comune ma potenzialmente grave. È certamente una fobia comune nei bambini, ma di solito diminuisce con l’età, anche se può persistere in alcuni adulti.
Le persone affette da ablutofobia evitano i bagni e le docce, il che può portare a un odore corporeo sgradevole e talvolta all’isolamento sociale. In effetti, questo disturbo può durare più di sei mesi, interferendo in modo significativo con la qualità della vita di chi ne è affetto.
Cause:
– Fattori genetici, esperienze traumatiche e osservazione di comportamenti fobici nell’ambiente familiare.
– I problemi di salute mentale, come la depressione, possono ridurre la motivazione a fare la doccia.
– In alcuni casi, la fobia può essere correlata all’acquafobia, che è la paura dell’acqua.
Sintomi:
I sintomi vanno dall’ansia estrema e dal panico a manifestazioni fisiche come il battito accelerato e la sudorazione.
Raccomandazioni:
– Farsi accompagnare da persone fidate che forniscano sostegno e incoraggiamento durante il processo di esposizione all’acqua ed evitare chi può criticare o deridere.
– Ci sono modi per modificare la routine della doccia per renderla più piacevole e più sicura per i problemi di salute sottostanti. Allo stesso modo, per inserirla meglio nella vostra routine settimanale.
– Praticare tecniche di rilassamento e di respirazione che aiutano a ridurre l’ansia e lo stress causati dall’acqua. In questo modo, aumentano la sensazione di controllo e sicurezza.
– Inoltre, si insegna ai pazienti a sostituire i pensieri negativi e distorti con altri più realistici e meno minacciosi.
– Cercate di parlare con la persona per spiegarle le ragioni per cui non vuole fare il bagno, sia che si tratti di paura, vergogna o dolore. In questo modo, si cerca di porvi rimedio.
– È necessario pianificare bene il momento del bagno, in modo da poter svolgere il compito con calma. Infatti, gli anziani hanno i loro ritmi, quindi non bisogna mettergli fretta.
Trattamento:
– Farmaci, terapia cognitivo-comportamentale, terapia di esposizione e altro.
– La terapia cognitivo-comportamentale è uno degli interventi più efficaci, talvolta integrata con farmaci e tecniche di rilassamento.
– Un intervento precoce è fondamentale per evitare che la fobia peggiori. In questo modo si migliora la qualità della vita, soprattutto nell’infanzia, dove il trattamento può prevenire lo sviluppo di paure irrazionali legate all’igiene.
– Le persone con fobie specifiche sanno che le loro paure sono irrealistiche, ma non riescono ad affrontarle. Al contrario, possono cercare in tutti i modi di evitare ciò di cui hanno paura.
– Il mancato trattamento dell’ablutofobia può avere gravi conseguenze per l’igiene e la salute di una persona.
– Evitare il bagno e altre pratiche di igiene personale può portare a problemi di salute, come infezioni della pelle, pidocchi e malattie legate alla mancanza di pulizia.
Inoltre, una scarsa igiene può aumentare il rischio di malattie contagiose, poiché la pulizia regolare è uno dei modi più efficaci per prevenire la diffusione dei germi.
Pertanto, la paura di fare il bagno è un disturbo curabile. Per questo motivo, con l’aiuto di un professionista della salute mentale, è possibile superarla e migliorare significativamente la qualità della vita.
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Fonte:
https://www.serenis.it/articoli/ablutofobia-cosa-significa-non-avere-voglia-di-lavarsi